1. Diffusione mondiale
L’Olanda é la patria dei bulbi di tulipano. Questa piccola nazione esporta ogni anno quasi 2,5 miliardi di bulbi di tulipano verso altri paesi. L’Olanda é leader del settore grazie alle caratteristiche del suo terreno, che si presta perfettamente alla coltivazione dei bulbi. Così in ogni parte del mondo é possibile godere di questi variopinti forieri della primavera.
2. Varietà
I 2,5 miliardi di bulbi di tulipano esportati dall’Olanda comprendono ben 8.000 varietà diverse. Le 23 varietà principali coprono il quaranta per cento della produzione totale di tulipani e sono vendute nei centri di giardinaggio o utilizzate per la produzione di fiori recisi. La varietà di gran lunga più popolare é il tulipano giallo “Strong Gold”, seguita dal tulipano “Leen van der Mark” che presenta fiori sfumati dal rosso al bianco.
3. Tulipomania
All’inizio del diciassettesimo secolo scoppiò la “bolla dei tulipani”. In breve tempo i bulbi di tulipano acquisirono un valore enorme. Venivano venduti sulla carta per somme ingenti; spesso la vendita avveniva quando i bulbi erano ancora interrati. In quell’epoca un singolo bulbo di tulipano poteva valere quanto una casa di Amsterdam con vista sul canale.
4. Ampio ventaglio di colori
I tulipani sono disponibili in quasi tutti i colori dell’arcobaleno: giallo, verde, rosso, arancione, viola, rosa e multicolore. Non esistono invece tulipani blu e neri. Alcune varietà sembrano nere, ma si tratta di tonalità di viola molto scuro. Il tulipano “Queen of Night” é quello che più si avvicina, ma nemmeno questo é realmente nero.
5. Gruppi
I tulipani sono suddivisi in quindici gruppi distinti. Questa suddivisione ne facilita la scelta tra il vastissimo assortimento. I tulipani sono raggruppati in base al periodo di fioritura e alla forma dei fiori. Esistono, ad esempio, tulipani con fiore singolo, doppio o sfrangiato; tulipani a fior di giglio, botanici e pappagallo; tulipani a fioritura precoce e tardiva.
6. Brulichio primaverile
Tulipano é sinonimo di primavera. Dopo i bui e freddi mesi invernali, questi fiori conferiscono allegria alle strade e ai giardini. I colori brillanti e i boccioli che si aprono gradualmente portano una ventata di spensieratezza. La fioritura inizia a marzo, pertanto il tulipano é l’annunciatore per eccellenza della primavera.
7. Incroci
Nonostante il vasto assortimento già disponibile, vengono create continuamente nuove varietà di tulipani. Questa pratica consiste nell’incrociare tipi diversi di tulipani che possiedono caratteristiche eccellenti, in modo da ottenere nuove cultivar. Potrebbero venire scoperti, ad esempio, nuovi colori e nuove forme o, chissà, il tanto ambito tulipano nero… Sapevi che occorrono vent’anni prima che un nuovo tulipano diventi disponibile per il commercio?
8. Lungo periodo di fioritura
Con piccoli accorgimenti potrai impreziosire il giardino con i tulipani per alcuni mesi, dall’inizio di marzo alla fine di maggio. È sufficiente piantare tulipani con periodi di fioritura diversi. Inoltre é possibile piantare i bulbi in strati, secondo il metodo detto “a lasagna”. Alla fine di maggio, una volta terminata la fioritura dei tulipani, inizieranno a fiorire le piante perenni e le piante annuali nelle aiuole.
9. Tulipani botanici
Esistono varietà di tulipani che rifioriscono ogni anno e si moltiplicano. Si tratta dei tulipani botanici, che vengono chiamati anche “tulipani nani”, poiché sono più piccoli e più sottili rispetto agli altri tipi. Si tratta di veri e propri capofila, infatti quasi tutti i tulipani botanici fioriscono prima degli altri tulipani. Le varietà più note di tulipani botanici sono: sylvestris, tarda e turkestanica.
10. Vasi
Anche se disponi di un balcone o di una terrazza puoi godere del meraviglioso spettacolo offerto dai tulipani. Questi bulbi infatti si prestano bene alla coltivazione in vaso. È importante utilizzare un vaso abbastanza grande; l’altezza del vaso deve essere almeno sei volte superiore a quella del bulbo. In tal modo, al di sotto e al di sopra del bulbo rimane uno strato di terriccio di altezza pari a tre volte quella del bulbo. Accertati inoltre che sul fondo del vaso sia presente un foro, per consentire la fuoriuscita dell’acqua in eccesso.